Formazione
L'allenamento si riferisce a un processo d'azione complesso, mirato e pianificato, con l'obiettivo di aumentare la tolleranza allo stress da un lato e di mettere l'organismo di fronte a stimoli sovrasoglia dall'altro. L'allenamento serve fondamentalmente a sfruttare appieno il potenziale di sviluppo per ottenere le migliori prestazioni possibili nelle situazioni di prova.
Supercompensazione
Durante l'allenamento e la gara, l'equilibrio biologico tra processi anabolici e catabolici (omeostasi) nel nostro organismo è disturbato e le riserve energetiche, soprattutto quelle di glicogeno, si esauriscono. In condizioni favorevoli, l'organismo compensa questi disturbi dell'omeostasi accumulando "riserve" durante la fase di recupero. Nell'ambito di questa supercompensazione, le fibre muscolari creano depositi di glicogeno e di grasso più grandi, ad esempio, oppure si formano più globuli rossi. Di conseguenza, l'organismo ha meno probabilità di incorrere in un collo di bottiglia durante un esercizio successivo simile; diventa più resiliente, più efficiente e anche più resistente alla fatica.
Gli effetti di supercompensazione scompaiono dopo poco tempo. Per mantenere un certo livello di prestazioni o addirittura per ottenere un miglioramento delle prestazioni, gli stimoli di allenamento devono essere ripetuti regolarmente. Occorre prestare attenzione alla continuità ed evitare pause di allenamento prolungate. Affinché l'allenamento aumenti sempre di più le prestazioni dell'organismo, è fondamentale che lo stimolo di allenamento successivo inizi nel momento della supercompensazione. Se l'allenamento viene ripreso troppo presto, le prestazioni possono addirittura peggiorare; se viene ripreso troppo tardi, l'effetto dell'allenamento è già svanito. Di conseguenza, i tempi di recupero dopo l'allenamento sono molto importanti. Dopo l'esercizio massimale valgono i seguenti tempi:
Effetti dell'allenamento in diversi sistemi
Ogni carico impone a un individuo una sollecitazione diversa. Nel caso del carico, parliamo di una quantità oggettiva (ad esempio, sollevare 20 kg); nel caso dello stress, parliamo di una quantità soggettiva (ad esempio, sollevare 20 kg comporta uno stress differenziato per un atleta non allenato e per un sollevatore di pesi). L'allenamento deve essere adattato di conseguenza all'atleta.
L'allenamento può modificare i diversi sistemi del nostro corpo in modi diversi:
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